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Competitività: per gli Stati significa saper sfruttare meglio le risorse

La discussione sui rapporti curati da Enrico Letta e Mario Draghi ha riportato in auge la parola competitività. In una gara sportiva, qualcuno arriva primo, qualcuno arriva ultimo. I concorrenti possono essere in rapporti amichevoli però, finché non tagliano il traguardo, la regola è ognuno per sé. Una squadra di calcio può avere relazioni economiche con altre (comprare o prendere in prestito un giocatore), ma non a partita iniziata. Le relazioni fra aziende sono più complicate: capita che una grande impresa che opera in un certo settore fornisca anche componenti ai suoi diretti concorrenti. Samsung, per esempio, produce schermi e memorie che finiscono negli iPhone. Ma, se consideriamo il «campionato» degli smartphone, Apple e Samsung sono concorrenti e possiamo dire che un’innovazione eclatante oppure una riduzione dei prezzi rende l’una più «competitiva» rispetto all’altra. Nella stessa gara, altri concorrenti provano a raggiungerle e superarle. Chi non riesce mai a essere davvero competitivo, cioè a realizzare telefoni acquistati da un numero sufficiente di consumatori, a un certo punto viene escluso dai giochi.

 

Il fallimento è la sanzione per le imprese

La sanzione di mercato è il fallimento. Ragionare della competitività di un Paese è più complicato. Dei territori possono essere in concorrenza? In casi specifici e conoscendo da principio gli obiettivi, sì: Milano è stata battuta da Amsterdam, per esempio, nel tentativo di acquisire l’Agenzia europea del farmaco.
Si può dire qualcosa di simile rispetto alla decisione che porta una multinazionale a stabilire la propria sede legale in un Paese o in altro. L’Irlanda ha stracciato la concorrenza come avamposto delle imprese statunitensi in Europa, per esempio, grazie a scelte di politica fiscale pensate a tal fine. Tuttavia, mentre Milano e Amsterdam si disputavano l’agenzia del farmaco i negozi di arredi nei Paesi Bassi non smettevano di importare tavoli e divani dalla Brianza e i fiorai meneghini continuavano imperterriti a vendere tulipani olandesi. Gli europei di altri Paesi non hanno cessato di bere Guinness, per ritorsione verso gli irlandesi, né di volare Ryan Air.

 

(Fonte: Corriere della Sera)

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