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Fintech: come sta cambiando il mondo della finanza

L’applicazione della tecnologia (technology) ai servizi finanziari (financial) ha dato origine al cosiddetto “fintech, un termine che ricomprende in sé modelli di business, canali di vendita, servizi finanziari, tecnologie abilitanti e molto altro ancora. 

 

Molteplici sono infatti gli ambiti nei quali la tecnologia ha apportato un significativo cambiamento: pagamenti, prestiti, gestione del risparmio, consulenza finanziaria e gestione del rischio

 

All’interno di ciascuna di queste macroaree sono stati sviluppati numerosi prodotti e/o servizi che, grazie alla tecnologia, consentono di soddisfare un bisogno finanziario in brevissimo tempo, in maniera precisa e con un notevole risparmio di costi rispetto alla tradizionale modalità di esecuzione. 

 

Evidenti sono i benefici che il fintech reca con sé: riduce i costi di accesso e di utilizzo dei servizi finanziari, ampliandone così l’accesso anche a soggetti tradizionalmente “esclusi”, quali ad esempio le persone a basso reddito, che vivono in paesi con una scarsa infrastruttura finanziaria; facilita i pagamenti e le rimesse a livello internazionale, consentendo di realizzare uno sviluppo economico più ampio e una crescita inclusiva; crea nuove opportunità anche per le autorità di regolamentazione e controllo, favorendo e semplificando la conformità normativa e gli stessi processi di supervisione.

 

Il fintech in Italia sta attraendo sempre nuovi investimenti. L’“Indagine FinTech nel sistema finanziario italiano – 2023” condotta dalla Banca d’Italia, stima in 901 milioni per il biennio 2023-2024 la spesa per investimenti in tecnologie innovative, mentre nel biennio 2021-2022 era pari a 600 milioni di euro. Sono previsti ulteriori investimenti per 380 milioni a partire dal 2025, fino al completamento dei progetti. Il flusso totale di investimenti associato ai progetti censiti, riporta Bankitalia, è di 1,88 miliardi di euro. Nel biennio 2023-2024 la spesa è aumentata 3,8 volte rispetto al 2017-2018 anche se “il processo di trasformazione digitale del sistema finanziario, per quanto in espansione, risulta quantitativamente limitato e polarizzato”.

 

Caso internazionale: Sumup raccoglie 1,5 miliardi di euro 
Maxi-round di private debt per Sumup, unicorno fintech britannico specializzato nella fornitura di soluzioni di pagamento per piccoli esercenti. La società ha raccolto infatti 1,5 miliardi di euro da una serie finanziatori privati in un round guidato da Goldman Sachs: si tratta di una delle più grandi operazioni di private credit in Europa degli ultimi anni. Lo scorso dicembre la fintech aveva chiuso peraltro un round da 285 milioni di euro guidato da Sixth Street Growth con la partecipazione di Bain Capital Tech Opportunities, Fin Capital e Liquidity Group. Una forte iniezione di risorse per un’azienda che, secondo quanto riportato dal portale specializzato CB Insights, è già valutata quasi 8 miliardi di euro.

 

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