Con una dotazione finanziaria di 300 milioni di euro, aprirà il 10 ottobre lo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale che prevede la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento finalizzati all'incremento dell'efficienza energetica o all'uso efficiente delle risorse.
Obiettivo
Il fondo intende favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.
Progetti ammissibili
I progetti di investimento devono prevedere spese tra i 3 milioni ed i 20 milioni e possono essere eventualmente accompagnati da progetti di formazione del personale nel limite del 10% delle spese complessive. Infine devono perseguire una o più delle seguenti finalità:
▶ Maggiore efficienza energetica con investimenti volti:
- Migliorare l’efficienza energetica al fine di risparmiare energia nell’esecuzione dell’attività di impresa
- di un cambiamento fondamentale del processo di produzione attivo nell’unità produttiva oggetto di intervento, volto a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa
Per un importo non superiore al 40% del complessivo programma di investimento è possibile realizzare:
- impianti di cogenerazione ad alto rendimento per la produzione simultanea, nell’ambito di un unico processo, di energia termica e di energia elettrica o meccanica destinata all’autoconsumo
- impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di idrogeno rinnovabile destinato all’autoconsumo
- impianti per lo stoccaggio di energia, connessi agli impianti di cui alle lettere i) e ii). Detti impianti possono essere agevolati solo nella misura in cui relativi a progetti combinati di fonti rinnovabili e di stoccaggio in cui entrambi gli elementi sono componenti di un unico investimento o in cui lo stoccaggio è collegato a un impianto di produzione di energia rinnovabile già esistente. La componente di stoccaggio deve assorbire almeno il 75% dell’energia da un impianto di generazione di energia rinnovabile direttamente collegato, su base annua
▶ Uso efficiente delle risorse, attraverso:
- riduzione della quantità di acqua impiegata nel processo produttivo;
- riduzione della quantità di materie prime e semilavorati impiegati nel processo produttivo, ad eccezione dell’energia;
- riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.
I progetti devono essere supportati da uno studio o documento, realizzato da soggetti qualificati, che definisca lo stato dell’arte dell’unità produttiva, gli interventi da porre in essere al fine del conseguimento degli obiettivi ambientali e i risultati attesi a seguito della realizzazione degli interventi.
Tali progetti devono essere conclusi entro 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.
Chi può accedere all’agevolazione?
In funzione del regolamento europeo applicabile, possono esistere limiti settoriali inerenti la siderurgia, la lignite ed il carbone.
Qual è l’agevolazione?
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, le cui intensità percentuali variano in funzione dei programmi.
Per i programmi relativi alla maggiore efficienza energetica:
- il contributo a fondo perduto è del 30% per le grandi imprese, 40% per le medie imprese, 50% per le piccole imprese ma solo in presenza di un c.d. scenario controfattuale e tale percentuale è calcolata sui c.d. “sovraccosti”
- Per le unità operative nelle regioni del mezzogiorno o in zone svantaggiate (c.d. zone ‘c’) il contributo è aumentato rispettivamente del 15% o del 5%
- In assenza di uno scenario controfattuale le agevolazioni sono ridotte del 50%
Alternativamente, è possibile richiedere le agevolazioni, previa verifica dei requisiti, in base al Quadro Temporaneo Covid con le seguenti percentuali di contributo a fondo perduto:
- Per le tutte le tipologie di imprese: 30% dei costi agevolabili (sono considerati costi agevolabili i costi totali delle attrezzature, dei macchinari o degli impianti necessari per realizzare i programmi volti a conseguire l’efficientamento energetico)
- Per le grandi imprese: 40% dei costi determinati come differenza tra i costi del programma e i risparmi sui costi o le entrate aggiuntive, rispetto alla situazione in assenza dell’aiuto, per tutta la durata dell’investimento. E’ prevista una maggiorazione del 20% per le piccole imprese, 10% per le medie, 15% per investimenti in grado di ridurre il consumo energetico di almeno il 25%
Con riferimento agli investimenti relativi alla produzione e allo stoccaggio di energia:
- Per le grandi imprese è previsto un contributo a fondo perduto del 45% delle spese ammissibili per gli investimenti diretti alla produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili o di idrogeno rinnovabile o alla cogenerazione ad alto rendimento da fonti energetiche rinnovabili, maggiorato di 20 punti percentuali per le piccole imprese, 10 punti percentuali per le medie imprese
- Sempre per le grandi imprese, è previsto un contributo del 30% delle spese ammissibili per gli investimenti diretti alla realizzazione di impianti di stoccaggio e per quelli destinati alla cogenerazione diversa da quelli appena citati, maggiorato di 20 punti percentuali per le piccole imprese e di 10 punti percentuali per le medie imprese
Per i programmi destinati a perseguire un uso efficiente delle risorse:
- Il contributo è pari al 40% per le grandi imprese, 50% per le medie imprese, 60% per le piccole imprese
- E’ prevista una maggiorazione del 15% per le imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno e del 5% per gli investimenti effettuati nelle zone ‘c’
- La percentuale di fondo perduto è calcolata esclusivamente sui “costi supplementari”, desumibili dallo scenario controfattuale
Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spese:
- Suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
- Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
- Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate
La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse:
- Spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza
- Spese di personale
I beni devono essere nuovi
Quante risorse sono disponibili?
Il totale delle risorse ammonta a 300 milioni, di cui 150 milioni riservati alle aziende energivore.
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