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PMI: un patrimonio su cui puntare

Sono particolarmente sensibile al tema delle piccole e medie imprese in quanto per più di 40 anni mi sono occupato dell'impresa di famiglia, una attività nata nel 1898
nel settore orafo a Vicenza e che mi dato l'opportunità di conoscere e vivere le dinamiche di una piccola realtà imprenditoriale con tutte le sue problematiche.
 
In questi ultimi tempi ho avuto occasione di leggere diversi articoli e interviste dedicate appunto alle PMI rendendomi conto di quanto esse rappresentino non solo
più del 90% dell'industria italiana, ma soprattutto esprimano ancora la principale speranza per il futuro dell'Italia.
 
Voglio citare Patrizia Micucci che - dopo una luminosa carriera in banche internazionali - ha deciso di creare una società per finanziare medie imprese, riconoscendo la
grande potenzialità che potrebbero esprimere se affiancate finanziariamente in modo costruttivo, ma anche Banor che in un recente appuntamento al Corriere della Sera
ha affermato quanto l'industria italiana sia sottosviluppata rispetto alle proprie potenzialità.
 
Sempre sul Corriere Nicola Saltutti ha auspicato forme di finanziamento alternative sollecitando banche, Sgr e finanziatori privati a creare - magari assieme - strumenti alternativi al tradizionale sistema bancario per permettere alle imprese desiderose di crescere di disporre di ulteriori opportunità.
 
L'incoraggiamento a creare una trasparente ma efficace lobby per la tutela degli interessi dell'impresa viene spesso caldeggiata e se guardiamo quanto sono protetti alcuni altri settori che certamente rappresentano numeri infinitamente inferiori per il bilancio e le entrate dello Stato: c'è da chiedersi perché viene fatto così poco a livello
governativo se appunto paragonato alle potenzialità delle PMI.
 
Lo dicevo all'inizio che l'argomento mi sta particolarmente a cuore perché conosco la voglia di fare, la dedizione al lavoro degli imprenditori che, se solo fossero aiutati
in modo costruttivo nel loro quotidiano, porterebbero a casa risultati ancora più significativi e continuerebbero ad avere fiducia nel futuro magari iniziando dall'eliminare un po' di burocrazia, ritenuta dalla maggior parte di essi uno dei mali maggiori.
 
Concludo ribadendo l'atteggiamento positivo e propositivo che accompagna sempre l'operato degli imprenditori e che permette loro di continuare a fare il proprio lavoro
con fiducia nel futuro "nonostante tutto".

 

Alessandro Biffi
Honorary Chairman DRAZEFIN advisory

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