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PNRR#10: le missioni previste dal piano. Missione 4

MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA

31,90 MLD € – 30,9 MLD € RRF di cui 6,9 MLD € su progetti in essere / 1,0 MLD € Fondo Complementare

La Missione mira a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di una economia ad alta intensità di conoscenza, di competitività e di resilienza, partendo dal riconoscimento delle criticità del nostro sistema di istruzione, formazione e ricerca. L’obiettivo è di colmare le carenze strutturali, quantitative e qualitative, dell’offerta di istruzione in tutto il ciclo formativo. Questa Missione ha quindi un impatto rilevante sulle nuove generazioni, anche in termini di riduzione dei divari territoriali, oltre che di trasferimento tecnologico e impiego di risorse qualificate.

PRINCIPALI INTERVENTI

  • asili nido, scuole materne e servizi di educazione e cura per la prima infanzia
  • scuola 4.0
  • formazione degli insegnanti e rafforzamento dell’istruzione nelle discipline STEM
  • risanamento strutturale degli edifici scolastici
  • sviluppo e rafforzamento dell’istruzione professionalizzante
  • riforma di orientamento, programmi di dottorato e corsi di laurea Rafforzamento della filiera della ricerca e del trasferimento tecnologico
  • strutture di ricerca e creazione di “campioni nazionali di R&S”
  • partecipazione alle grandi iniziative europee IPCEI (Importanti Progetti Di Interesse Comune Europeo)

La misura consiste di 2 componenti.

M4C1 – Componente 1 – “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido all’Università”, che mira a realizzare gli investimenti materiali ed immateriali necessari a colmare o a ridurre in misura significativa in tutti i gradi di istruzione le carenze strutturali. Gli interventi si articolano nelle seguenti aree di azione:

  • Miglioramento qualitativo ed ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione; sono previsti 11,01 miliari di euro di investimenti a copertura dell’intera filiera dell’istruzione: dai piani per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione per la prima infanzia, all’estensione del tempo pieno e le mense; dal potenziamento delle infrastrutture per lo sport a scuola agli interventi straordinari finalizzati alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado. Ulteriori investimenti saranno finalizzati allo sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria. A supporto di questi investimenti è prevista la riforma dell’organizzazione del sistema scolastico, con particolare focus sul sistema ITS, e del sistema dell’orientamento, in particolar modo nella transizione scuola-università. Anche per l’università sono previste una serie di riforme: riforma delle classi di laurea, delle lauree abilitanti per determinate professioni e della legislazione sugli alloggi per studenti; sono inoltre previsti finanziamenti per l’aumento delle borse di studio per agevolare l’accesso all’università.
  • Miglioramento dei processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti, ridisegnando le procedure concorsuali per l’immissione nei ruoli del personale docente e introducendo un sistema di formazione continua in servizio obbligatoria, con focus sulla didattica digitale integrata e la transizione digitale.
  • Ampliamento delle competenze e potenziamento delle infrastrutture, per il potenziamento della didattica digitale e la diffusione delle discipline STEM e del multilinguismo e la digitalizzazione degli ambienti di apprendimento, anche in termini di sicurezza e di efficienza energetica (Progetto Scuola 4.0).
  • Riforma e potenziamento dei dottorati, riformandone la disciplina e aprendo i percorsi al coinvolgimento di soggetti esterni all’università; sarà inoltre finanziato l’ampliamento del numero delle borse per i dottorati di ricerca e per i dottorati collegati alla qualificazione dell’azione della pubblica amministrazione e nel campo dei beni culturali.

M4C2 – Componente 2 – “Dalla ricerca all’impresa”, che mira ad innalzare il potenziale di crescita del sistema economico, favorendo la transizione verso un modello di sviluppo fondato sulla conoscenza e conferendo carattere di resilienza e sostenibilità alla crescita. Le ricadute attese della componente si sostanziano in un significativo aumento del volume della spesa in R&S e in un più efficace livello di collaborazione tra la ricerca pubblica e il mondo imprenditoriale. Gli interventi previsti coprono l’intera filiera del processo di ricerca e innovazione, dalla ricerca di base al trasferimento tecnologico, con misure che si differenziano sia per il grado di eterogeneità dei network tra Università, centri/enti di ricerca e imprese sia per il grado di maturità tecnologica o TRL (Technology Readiness Level).  ropedeutica a queste misure sarà la riforma a supporto della ricerca e sviluppo, caratterizzata da un modello basato su poche missioni orizzontali, con interventi aggregati e integrati per sostenere l’intera filiera della creazione della conoscenza (poli tecnologici e infrastrutture di ricerca, competenze scientifiche e tecnologiche, imprese). La riforma sarà orientata alla semplificazione della burocrazia nella gestione dei fondi dedicati alle attività di ricerca pubblico-privata. Gli interventi si articolano nelle seguenti aree di azione:

  • Rafforzamento della ricerca e diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra università e imprese, per potenziare le attività di ricerca di base e industriale, favorendo sia la ricerca aperta e multidisciplinare (Fondo per il Programma Nazionale Ricerca, PNR), sia la ricerca finalizzata ad affrontare sfide strategiche per lo sviluppo del Paese (progetti di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale, PRIN). Particolare attenzione è riservata all’investimento sui giovani ricercatori e a favorire la creazione di partnership pubblico/private di rilievo nazionale o con una vocazione territoriale. Saranno quindi effettuati investimenti volti al potenziamento di strutture di ricerca e alla creazione di centri di ricerca nazionale che siano in grado di raggiungere una soglia critica di capacità di ricerca e innovazione, e di “ecosistemi dell’innovazione per la sostenibilità”, con finalità di formazione di alto livello, innovazione e ricerca applicata.
  • Sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico, per rafforzare la propensione all’innovazione del mondo produttivo, incoraggiando un uso sistemico dei risultati della ricerca e favorendo la creazione di reti di collaborazioni internazionali. Verranno quindi incrementate le risorse destinate al fondo IPCEI, lo strumento che supporta le attività svolte dai soggetti italiani coinvolti nella realizzazione degli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo, e incentivati i partenariati con specifici bandi per la ricerca e l’innovazione nel quadro del programma Horizon Europe. Alle misure si accompagna una azione di riorganizzazione, razionalizzazione e rafforzamento delle strutture che offrono servizi tecnologici avanzati e servizi innovativi qualificanti di trasferimento tecnologico.
  • Potenziamento delle condizioni di supporto alla ricerca e all’innovazione, con il rafforzamento delle condizioni abilitanti allo sviluppo delle attività di ricerca e innovazione, agendo su: realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione, sviluppo delle competenze dedicate a specifiche esigenze delle imprese (in particolare green e digitale) e strumenti finanziari destinati a sostenere investimenti in ricerca e innovazione delle PMI. Verrà inoltre rifinanziato e sarà ampliata la platea di imprese innovative beneficiarie del Fondo nazionale per l’Innovazione, lo strumento a supporto dello sviluppo del Venture Capital in Italia, finanziando investimenti privati in grado di generare impatti positivi a valore aggiunto sia nel campo della ricerca sia sull’economia nazionale. Infine, saranno introdotti dottorati innovativi che rispondano ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovano l’assunzione dei ricercatori dalle imprese.

 

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