Torna al Blog

Rinnovabili e Digitale: il grande alibi dei ritardi del PNRR

Prima o poi si tornerà a parlare di PNRR in maniera più seria? Sì, perché in questi mesi se ne è discusso molto. Ma, come spesso si ama fare nel nostro Paese, in maniera aggregata e per slogan. «Siamo in ritardo», «va modificato» e via dicendo. Preferendo cioè attorcigliarsi attorno al problema, piuttosto che alle soluzioni. Come se il Pnnr fosse un qualcosa di unico. Dimenticando che si articola in sei missioni, che vale oltre 200 miliardi e che ci sono centinaia di enti e società coinvolte. E allora, se davvero si fosse in ritardo, si gradirebbe capire in quale delle sei missioni lo siamo. E se deve essere modificato, dove e in quali punti. E, quindi, quali sono gli enti o le società che non stanno ottemperando agli impegni, quali i colli di bottiglia da rimuovere.
 

Gli obiettivi

Un esempio per tutti. Il precedente ministro alla Transizione ecologica, Roberto Cingolani, oggi indicato come amministratore delegato di Leonardo, aveva fissato obiettivi precisi di installazione di fonti rinnovabili per la produzione di energia: 8 Gigawatt all’anno. Sarebbe giusto far sapere ai cittadini quanti di quegli 8 Gigawatt sono stati installati. E si potrebbe andare avanti con i bandi per la transizione digitale. O con gli appalti per le infrastrutture. Ma è molto più comodo parlare genericamente di Pnrr.
 

I programmi

La struttura stessa di quel piano però è fatta per superare il gigantesco alibi usato in Italia: infilare tutti i dossier nel cassetto più grande per evitare di dover fare. L’Europa ha condizionato l’erogazione di prestiti e fondi al rispetto di precisi programmi con tempi e obiettivi certi. Fattori modificabili, ma non negli aggregati totali, quanto capitolo per capitolo. In fondo si tratta di comportarsi come famiglie e imprese quando decidono dove investire e con quali mezzi, dove consumare e con quali risorse. Entro fine mese i ministeri dovrebbero comunicare al governo che cosa vogliono cambiare. Chissà che non si esca dalla genericità. E si cominci ad applicare quanto stabilito, secondo un antico principio: il meglio è nemico del bene.

 

(Fonte: Corriere Economia)

Contattaci per una pre-analisi gratuita e senza impegno

Valuteremo insieme le tue necessità e ti proporremo un piano d’azione per reperire i capitali di cui hai bisogno.

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi novità e consigli finanziari utili alla tua attività.