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Sostenibilità, innovazione e reti: gli obiettivi delle imprese per spingere la competitività

L’energia è centrale per le persone e le imprese ma è importante capire come affrontare la transizione anche attraverso l’utilizzo delle innovazioni tecnologiche. Con al centro sostenibilità e competitività. Sono state queste le linee guida della quinta edizione del Green & Blue Talk di Rcs Academy, in collaborazione con il Corriere della Sera e Pianeta 2030. «Dobbiamo andare avanti verso il futuro cambiando la struttura produttiva. Oggi siamo sicuri dei quantitativi di gas ma i prezzi oscillano, ormai determinati da fattori esogeni», ha affermato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, mentre per quanto riguarda l’automotive, «non possiamo dipendere per le batterie solo dalla Cina.

 

L’abbattimento delle emissioni

La strada sarà l’elettrico ma bisogna concentrare l’attenzione sulle emissioni, ci battiamo per il biocarburante e abbiamo un interesse nazionale perché siamo produttori». Per Claudio Descalzi, ceo del gruppo Eni, «gli stoccaggi sono pieni a una media del 95% ma c’è volatilità dei prezzi, questo dipende dalla tensione tra domanda e offerta. Bisogna continuare a lavorare con i Paesi che ci forniscono il gas». «Gli ultimi avvenimenti geopolitici ci stanno dimostrando la strategicità dei rigassificatori. In questo senso quello di Porto Empedocle diventa un’opera strategica e indispensabile per fronteggiare eventuali nuove crisi a livello internazionale», ha aggiunto Nicola Lanzetta, direttore Italia Enel. Mentre per Stefano Venier, ceo Snam, «un sistema energetico resiliente si costruisce lungo un percorso di diversificazione, i rigassificatori sono fondamentali». «Dobbiamo usare tutte le fonti di energie che ci permettono di decarbonizzare», ha detto Ugo Salerno numero uno di Rina. Per Paolo Gallo, ceo Italgas, «gestiamo il passaggio da una produzione più centralizzata a una produzione distribuita sul territorio»
 

I progetti infrastrutturali

Anche Federico Colombara, partner e director Bcg, sostiene «una visione territoriale dell’energia con un recupero di risorse e di competenze». Fabrizio Palermo, amministratore delegato Acea, in tema di acqua ha sottolineato: «c’è una frammentazione eccessiva sul territorio e tra gli operatori, le infrastrutture non sono collegate a livello regionale e non esiste una rete nazionale. L’acqua influenza il 18% del Pil. Ma in Italia si investono circa 56 euro per abitante all’anno contro una media europea di 78». Mentre Elio Catania, presidente Innovatec, ha posto l’accento sul «ridisegnare l’intera struttura produttiva delle aziende, per due terzi degli imprenditori la transizione è un fattore di competitività». Per Alessandro Bresciani, senior vice president Climate Technology Solutions, IET, Baker Hughes, «dobbiamo sdoganare i progetti che sono snodi infrastrutturali». Nicola Monti, ceo Edison, ha sottolineato che «non solo sono necessarie risorse economiche ma anche capitale umano con competenze specifiche»

 

Una cultura

Mentre per Bernardo Ricci Armani, di Statkraft Italia, «la sostenibilità deve essere un elemento di cultura». E se per Luca Schieppati, managing director Tap, l’obiettivo è «arrivare alla neutralità carbonica», per Massimo Battaini, ceo designato di Prysmian, «la nostra attuale strategia è connettere il mondo in tema di rinnovabili». Stefano Buono, ceo e fondatore Newcleo, ha sostenuto che «è possibile produrre un nucleare più sostenibile grazie alla tecnologia moderna ma è una industria da implementare». E Luca Dal Fabbro, presidente Iren, punta sul «recupero delle materie prime critiche attraverso il riutilizzo dei rifiuti, l’Italia dipende per il 95% da Paesi extra Ue». Per Giuseppe Argirò, ad Cva, «rilanciamo l’idroelettrico per lo sviluppo del nostro Paese» mentre Arrigo Giana, ad Atm, vede «nel trasporto pubblico locale un volano». Per Daniela Bernacchi, executive director UN Global Compact Network Italia, sono decisive «alleanze per raggiungere un bene comune»; e Serena Giacomin, presidente Italian Climate Network, sono i dati «ad aumentare la nostra consapevolezza». Concorda Maria Siclari, direttore generale Ispra, «i dati e le informazioni devono essere aperti». Conclude Candido Fabrizio Pirri, direttore Center for Sustainable Future Technologies Istituto Italiano di Tecnologia di Torino, «l’AI e la robotica saranno essenziali nella transizione energetica».

 

(Fonte: Corriere Economia)

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