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Start-up innovative oltre quota 10 mila

Online il nuovo report trimestrale di MISE, Unioncamere e InfoCamere

 

Nel primo trimestre dell’anno le startup innovative italiane hanno superato per la prima volta quota 10mila, assestandosi precisamente a 10.075 al 31 marzo 2019.

Il loro ruolo sempre più marcato nel panorama nazionale (rappresentano ormai il 3% di tutte le società di recente costituzione, e coinvolgono oltre 55mila soci e addetti) rafforza sempre di più la necessità di un’adeguata attività di monitoraggio e analisi delle evidenze. I rapporti trimestrali del MISE, insieme alla Relazione Annuale del Ministro al Parlamento sullo Startup Act prevista dal d.l. 179/2012, rappresentano un contributo importante in tal senso, specie in ragione delle specificità del fenomeno.

Si tratta tipicamente di imprese giovani, aggettivo da intendersi in una duplice accezione: oltre ad essere tutte costituite da meno di 5 anni (come richiesto dalla norma), le startup presentano almeno un socio under-35 nel 42,9% dei casi, dato nettamente superiore rispetto al 33,7% registrato tra tutte le neo-imprese “non innovative”.

Altra caratteristica saliente delle startup innovative, strettamente collegata alla precedente, è la loro appartenenza alla categoria delle micro-imprese. Solo 4 startup su 10 (4.271) hanno almeno un dipendente, e anche queste ultime presentano in media non più di 3,1 addetti ciascuna, contro i 5,6 delle altre imprese di recente costituzione.

Per contro, le startup presentano compagini sociali più ampie: in media ciascuna startup ha 4,5 soci, contro i 2,1 riscontrati tra le altre nuove imprese comparabili.

Anche i dati di bilancio delle startup innovative lasciano intendere le ridotte dimensioni delle imprese iscritte: il fatturato medio, ad esempio, supera appena i 150mila euro.

Va tuttavia tenuto conto del fatto che la popolazione delle startup innovative è soggetta a un turnover costante: a fronte del continuo flusso in entrata di nuove imprese di recente costituzione si registra infatti la progressiva fuoriuscita – per sopraggiunti limiti di età (5 anni) o dimensionali (5 milioni di fatturato annuo) – delle imprese che presentano le performance economiche migliori.

Eclatante in questo senso l’età media delle 178 startup innovative che al 31 marzo 2019 riportano un fatturato superiore a 1 milione di euro: 3 anni e 11 mesi. Il valore complessivo espresso da questa nicchia, pari a ben 341 milioni di euro, rappresenta quasi il 40% del fatturato ascrivibile all’intera popolazione delle startup. Per contro, solo il 57% delle startup attualmente iscritte hanno già depositato un bilancio, a riprova della prevalenza della fascia di imprese di recentissima costituzione.

Tutti i dati qui esposti portano in un’unica direzione: per misurare gli effetti dello Startup Act sulle dinamiche di crescita delle startup innovative è necessario adottare un approccio analitico ritagliato su misura e di lungo periodo.

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