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Stretta al credito: come far fronte al difficile periodo finanziario che stiamo attraversando

Come riportato qualche giorno fa su un articolo comparso sul Corriere della Sera, Carlo Gherardi, presidente di CRIF, ha riportato le sue riflessioni sul difficile periodo finanziario che stiamo attraversando.

Si legge: “Agli imprenditori dico: se dovete investire fatelo adesso, dopo l’estate sarà peggio”.

Gli ultimi due anni del post pandemia hanno spinto molte aziende, complici i bassi tassi d’interesse registrati fino a circa un anno fa, a fare scorta di liquidità a basso costo.

Negli ultimi mesi la situazione finanziaria è decisamente cambiata: l’inflazione ha spinto i tassi d’interessi a livelli che non si vedevano da oltre dieci anni; dobbiamo infatti tornare al 2008 per vedere i tassi d’interessi ad oltre il 3% e l’innalzamento è avvenuto ad un ritmo estremamente sostenuto.

Purtroppo, gli stipendi dei privati cittadini sono rimasti pressoché identici nonostante l’inflazione galoppante e se uniamo questo ad una minore disponibilità di denaro e ai giorni medi d’incasso dei crediti da parte delle imprese che stanno aumentando c’è da prestare la massima attenzione.

Si legge sull’articolo del Corriere della Sera “Negli Stati Uniti Gherardi vede una tendenza delle banche regionali a plafonare i finanziamenti e di conseguenza si aspetta l’arrivo di molte nubi in materia di liquidità”.

E in Italia?

Le banche in Italia e in Europa sono generalmente più solide rispetto a quelle americane complici i regolamenti più restrittivi ma i segnali di una stretta al credito ci sono tutti e conviene muoversi per tempo.

Saranno ancora disponibili per come li conosciamo oggi le garanzie concesse dal Fondo di Garanzia e da SACE; due strumenti strategici, quindi, per mitigare il rischio delle banche eroganti ed agevolare l’accesso al credito da parte di PMI e grandi imprese.

Le aziende hanno ancora a disposizione questi due fondamentali strumenti per fare scorta della materia prima più preziosa: il denaro.

In questo momento e più che mai bisogna trattare il denaro come fosse una materia prima, probabilmente la più importante, e farne scorta quando ancora i fornitori di materia prima (le banche) sono disposti a concederla anche grazie agli strumenti di garanzia dello Stato.

(Fonte: Fintech Media Finance)

Noi di Drazefin abbiamo rapporti con le più importanti banche digitali e tradizionali per offrire alla clientela un ventaglio di soluzioni il più ampio possibile. Per una consulenza mirata e per qualsiasi informazioni aggiuntiva restiamo a vostra disposizione.

 

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