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Coronavirus, aiuti per 200 miliardi: via libera dell'UE al decreto imprese

Bruxelles ha dato l’ok alle misure a sostegno dell’economia e allo schema di garanzie destinato ai lavoratori autonomi e alle PMI

 

La Commissione europea ha dato il via libera al decreto legge Imprese che consentirà di attivare interventi in favore del settore produttivo per fare fronte alle conseguenze dell’emergenza coronavirus. Con due decisioni distinte Bruxelles ha dato luce verde alle misure a sostegno dell’economia del valore di circa 200 miliardi e allo schema di garanzie destinato ai lavoratori autonomi e alle piccole e medie imprese.

I provvedimenti presi dall’Italia per fornire liquidità al sistema produttivo nazionale sono stati autorizzati dalla Commissione Ue alla luce delle deroghe sulle norme che regolano gli aiuti di Stato decise da Bruxelles a marzo e lo scorso tre aprile.

Come evidenziato dal commissario Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, “le misure, dal valore complessivo di circa 200 miliardi, consentiranno di offrire la garanzia pubblica su nuovi prestiti o rifinanziamenti alle grandi aziende. Insieme all’altro programma di sostegno rivolto ai lavoratori autonomi e alle piccole e medie imprese, il pacchetto permetterà alle società di coprire le loro necessità finanziarie più urgenti per affrontare la difficile situazione. Continueremo a lavorare a stretto contatto con gli Stati membri per assicurare che le misure di sostegno nazionali possano contenere gli effetti dei danni causati dal coronavirus”.

Il primo via libera dell’Ue riguarda la garanzia pubblica che attraverso la Sace sarà offerta sui finanziamenti necessari alle aziende per fare fronte alle conseguenze dell’emergenza. L’altro ok arrivato da Bruxelles si riferisce allo schema messo in piedi per assistere, sempre dal punto di vista finanziario, tutte le imprese che abbiano fino a 499 dipendenti.

Abi: “Con ok Ue si va verso l’operatività delle misure” Il via libera della Ue al decreto Imprese “è un importante passaggio propedeutico per la piena operatività delle misure previste, soprattutto relative all’art. 1 (garanzia Sace) e art. 13 (Fondo di Garanzia PMI)”. È quanto afferma l’Abi che, con lettera circolare già diffusa a tutti gli Associati, ha comunicato alle banche l’ok della Ue.

(Fonte: Tgcom)

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